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Giovanni Buttarelli presidente dell'Autorità di Controllo Schengen - 14 dicembre 2001
Giovanni Buttarelli presidente dell’Autorità di Controllo Schengen
Il Segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali, Giovanni Buttarelli, è stato nominato oggi a Bruxelles Presidente dell’Autorità di Controllo Schengen (ACC). Buttarelli, che succede al belga Bart De Schutter, è stato vicepresidente dell’ACC per due mandati.
L’Autorità è stata istituita per sorvegliare sulla corretta applicazione delle norme della Convenzione Schengen che prevedono intensi scambi di dati nel quadro della cooperazione di polizia e dell’assistenza giudiziaria in materia penale, nonché dei controlli alle frontiere, del rilascio di visti e della gestione delle domande di asilo.
L’Autorità europea riunisce i rappresentanti dei Garanti dei Paesi che fanno parte dell’Accordo di Schengen del 1985.
Vigila in particolare sul corretto funzionamento del Sistema d’Informazione Schengen, un archivio centralizzato situato a Strasburgo che ha corrispondenti banche dati nei singoli Paesi, in cui confluiscono informazioni riguardanti persone ricercate per l’arresto a fini di estradizione o segnalate, testimoni, persone e veicoli sottoposti ad una "sorveglianza discreta" o ad un controllo specifico, oggetti ricercati a fini di sequestro o di prova in procedimenti penali, banconote, ecc.
Le sezioni nazionali del Sistema sono poi sottoposte al controllo dell’autorità nazionale di protezione dei dati (in Italia, il Garante), per verificare che l’elaborazione e l’utilizzazione dei dati inseriti e scambiati rispetti i diritti delle persone interessate.
Il cambiamento al vertice dell’Autorità di Controllo Schengen, che rappresenta un ulteriore riconoscimento per l’Autorità italiana dopo la presidenza dei Garanti europei affidata a Stefano Rodotà, si colloca in un particolare momento per le problematiche Schengen, legate anche all’ingresso dei nuovi Paesi e allo sviluppo di un nuovo Sistema d’Informazione Schengen che soddisfi ancor meglio le esigenze e i diritti riconosciuti dalla Convenzione, anche in relazione alle crescenti richieste di utilizzazione del Sistema per finalità di prevenzione, accertamento e repressione di reati.
Roma, 14 dicembre 2001