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Convegno la protezione dei dati: da 25 anni la bussola del futuro. Conclude i lavori il dibattito sulla cyberwar e l’informazione nell’era digitale

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Convegno la protezione dei dati: da 25 anni la bussola del futuro
Conclude i lavori il dibattito sulla cyberwar e l’informazione nell’era digitale

Nella quarta sessione coordinata da Fausto Carioti, vice direttore di Libero, il dibattito si è focalizzato sul tema “L’era della cyberwar”. Adolfo Urso, presidente del Copasir, ha evidenziato come oggi ai quattro tradizionali domini bellici, terra, mare, cielo e spazio si sia aggiunto il dominio cyber. “Oggi – ha affermato Urso – ci troviamo in uno stato di guerra permanente o guerra grigia, che si combatte soprattutto nel dominio cyber, il dominio più insidioso perché è quello che può portare la guerra in “casa nostra”, sul nostro smarphone, PC o assistente digitale. Dobbiamo quindi prepararci al fatto che mentre la guerra combattuta in Ucraina, finirà, la guerra permanente non finirà mai”.

Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ha sottolineato che la rivoluzione digitale in atto è anche una rivoluzione antropologica, perché la trama digitale è in ogni interstizio delle nostre vite. E ha aggiunto “La transizione digitale è fondamentale per un Paese che vuole evolvere. Il rovescio della medaglia è che una società digitale è molto vulnerabile”. “Cosa può dunque fare l’Agenzia per la Cybersicurezza? Assicurare la resilienza, con attività di prevenzione e di reazione rapida in caso di attacco e promuovere l’indipendenza tecnologica anche a livello europeo perché è il più potente volano di sviluppo economico e di sicurezza”

Carmine Masiello, Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa ha ribadito che garantire la sicurezza del sistema Paese è propedeutico alla possibilità di progresso. “Occorre inoltre – ha affermato il Generale - attirare in questo settore, i giovani talenti facendo leva sui valori di contribuire alla difesa e sicurezza del proprio Paese”.

La quinta e ultima sessione, “L’informazione nell’era digitale: vero, falso o virtuale?” moderata da Baldo Meo, direttore relazioni esterne e media del Garante, ha visto protagonisti Federico Ferrazza direttore di Wired Italia, Raffaele Barberio direttore di Key4Biz, David Puente Vice direttore Open e fact-checker, il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari e Martina Pennisi giornalista del Corriere della sera esperta di nuove tecnologie.

“Il nemico del nemico è mio amico”, questa è la tattica, ha affermato Puente, con cui i russi hanno potuto sfruttare la macchina della disinformazione attivata in Italia durante la pandemia e su cui hanno potuto costruire facilmente la loro narrazione distorta anti-Europea. “Avverto però - continua Puente - che il fact-checking non può essere la soluzione alle fake news. Ognuno di noi, nel suo piccolo, è responsabile della scelta delle informazioni che condivide”.

Raffaele Barberio ha ricordato che “i social media sono la più grande macchina da guerra della storia per raccogliere e sfruttare i dati personali delle persone. Non dimentichiamoci che Facebook, Google sono nati per raccogliere dati con i quali fare business”.

Massimiliano Panarari ha evidenziato che da quando tutti partecipiamo allo spazio pubblico ad entrare in crisi è stata proprio l’idea della sfera pubblica che ha perso allo stesso tempo credibilità e fiducia, essendo i due concetti in relazione dinamica tra loro. “L’unico codice universale ormai rimasto – ha concluso Panarari – sembra essere l’intrattenimento”.

Secondo Federico Ferrazza non si devono colpevolizzare solo i social. A suo avviso l’informazione sulla pandemia e sulla guerra in Ucraina passata sulle Tv e sui giornali è stata molto poco deontologicamente corretta.

Ha concluso i lavori Martina Pennisi constatando che in questo particolare momento tutte le notizie verificate o no trovano un loro spazio. Compito di quanti operano nel settore dell’informazione è quello “di fare da filtro a questa massiccia esposizione di dati e notizie”.

Torino, 4 luglio 2022

Scheda

Doc-Web
9787990
Data
04/07/22

Tipologie

Comunicato stampa