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Soro, i giudici indicano la strada alla politica. Authority. Il Garante evidenzia il cambio di clima dopo il datagate

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Authority. Il Garante evidenzia il cambio di clima dopo il datagate
Soro, i giudici indicano la strada alla politica
Intervista ad Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali
(di Antonello Cherchi, Il Sole24Ore del 7 ottobre 2015)

«Con gli Stati Uniti occorre un nuovo accordo di Safe Harbor (approdo sicuro). Lo proporremo a livello di Garanti europei già nella riunione che avremo la prossima settimana». Antonello Soro, presidente dell´Autorità della privacy italiana è soddisfatto della decisione della Corte di giustizia europea. «Consolida un indirizzo della giurisprudenza europea - commenta - già delineato con recenti sentenze, come quella sulla data retention, che ha posto vincoli sulla conservazione dei dati in server stranieri, e quella su Google, che ha ridimensionato la prevalenza dell´interesse economico su quello alla riservatezza».

I giudici viaggiano più veloci della Commissione europea, finita sul banco degli imputati. «E pensare - aggiunge Soro - che la Commissione ha periodicamente approntato report sul funzionamento del Safe Harbor con gli Stati Uniti. Documenti nei quali esprimeva giudizi negativi sul livello di protezione dei dati negli Usa e auspicava la revisione dell´accordo. La ragione politica ha poi finito per prevalere e non si è mai fatto nulla».

Ora, però, bisogna passare ai fatti, sperando che il Safe Harbor 2 non sia sofferto come lo è stato il primo, che ha avuto un iter travagliato in cui gli americani hanno fatto la voce grossa. «I tempi sono cambiati. Da una parte - afferma Soro - l´Ue è più risoluta anche grazie alle pronunce dei giudici e ha maggiore consapevolezza del valore della privacy, inserito nella Carta fondamentale dei diritti europei, la quale deve essere parte integrante dei trattati. Dall´altra, anche gli Usa sono più sensibili al tema dopo lo scandalo datagate e le riforme che l´amministrazione Obama ha portato avanti sull´uso dei dati personali. Basti pensare che la Corte suprema degli Stati Uniti ha sancito il principio per cui l´uso, per motivi di sicurezza pubblica, delle informazioni contenute nel telefonino è possibile solo dopo l´autorizzazione del magistrato. Prima questo era impensabile».

Scheda

Doc-Web
4310987
Data
07/10/15

Tipologie

Interviste e interventi