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3.2 Rapporti con l'Ufficio del Garante - Relazione 1999 - 3 maggio 2000

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Indice

3. Il Garante - Relazione 1999 - 3 maggio 2000

3.2. Rapporti con l´Ufficio del Garante

3.2.1. Relazioni esterne e rapporti con i media
L´intensa attività di informazione che ha caratterizzato anche nel 1999 l´impegno del Garante è la riprova non solo della crescita del numero di interventi posti in atto e delle questioni affrontate dall´Autorità nei diversi settori della vita sociale, economica e culturale del nostro Paese, ma anche dello svilupparsi di una crescente sensibilità da parte di larga parte della società italiana sul tema della privacy. Il "valore privacy" sta progressivamente radicandosi nell´attitudine dei cittadini nei confronti delle informazioni che li riguardano, sia di tipo comune, sia a carattere sensibile, quando esse vengono raccolte, utilizzate e diffuse da parte di soggetti pubblici e privati. Sempre più persone si rivolgono al Garante per chiedere non solo la protezione dei loro dati, ma anche per poter esercitare il controllo su quelle informazioni e decidere in maniera responsabile e consapevole sul loro uso.

La novità sociale e culturale del concetto di privacy è testimoniata anche negli stessi linguaggi del settore pubblicitario, da sempre cartina di tornasole dei cambiamenti e delle tendenze dominanti. Quella della pubblicità è, d´altro canto, una comunicazione veloce e sintetica caratterizzata dall´immediata "cattura" di parole a forte connotazione informativa e di immediata riconoscibilità.

Nel corso degli ultimi due anni è stato possibile riscontrare che termini come "privacy", "garante", "riservatezza" (quest´ultimo spesso in collegamento semantico con il termine "trasparenza") sono stati inseriti in varie pubblicità relative a diversi settori produttivi (borse, tendaggi, costruzioni ecc.), apparse su quotidiani e periodici.

D´altro canto, la fisionomia a "macchia indistinta" che, in molti casi, caratterizza ancora i concetti di protezione e riservatezza dei dati (di volta in volta strumentalizzati per nascondere disfunzioni e disservizi o per ottenere garanzie non previste, oppure utilizzati a fini di deresponsabilizzazione o invocati in maniera parossistica e gratuita) nel corso del 1999 ha reso necessari, da parte dell´Autorità, grandi sforzi di messa a fuoco, chiarificazione ed orientamento, in particolare sugli ambiti e sulle modalità di applicazione della normativa, nonché sul ruolo istituzionale svolto del Garante.

Consapevole di questo quadro di riferimento, il Garante ha cercato di mantenere in costante contatto l´istituzione con il cittadino e di promuovere quel "diritto alla privacy", da pochi anni introdotto nel nostro ordinamento e nel nostro orizzonte sociale, che si sta però vieppiù imponendo come uno dei diritti fondamentali nella Società dell´Informazione, dominata da una raccolta sempre più massiccia di dati. Va in questa direzione l´impegno svolto dall´Ufficio del Garante per fornire a cittadini, pubbliche amministrazioni ed enti privati un costante servizio di assistenza e supporto telefonico attraverso i suoi funzionari.

Nell´attività di relazione con il pubblico l´Autorità, nonostante i problemi ancora non risolti di completamento dell´organico, ha cercato di assicurare un flusso di informazione continuo verso i cittadini, gli organismi pubblici e le imprese, chiarendo dubbi interpretativi ed applicativi, dando indicazioni operative e ricevendo anche segnalazioni sui possibili casi di violazione del diritto alla privacy. Il numero di questi contatti si è mantenuto elevato anche nel 1999 (circa 12.000), a testimonianza di un interesse radicato nella società e di un´esigenza di rispetto che ha trovato finalmente un suo strumento di tutela.

Il servizio di relazioni con il pubblico, caratterizzato da modalità dirette ed informali, non solo ha consentito all´Autorità di mantenere uno stretto contatto con la società, ma anche di favorire un flusso di informazioni e problematiche provenienti dalla società civile, dal mondo del lavoro, della ricerca, della produzione e dell´amministrazione pubblica. Di conservare, in buona sostanza, la sua dimensione di istituzione "aperta", non burocratica, attenta ai processi in atto e alle nuove prospettive emergenti.

Intensa è stata anche la partecipazione da parte dei rappresentati del Garante e dei funzionari dell´Ufficio a convegni, seminari ed incontri organizzati da università, associazioni di categoria o organismi privati, nei quali i diversi aspetti dell´attuazione della legge n. 675 del 1996 sono stati affrontati e discussi.

Anche nel corso del 1999, le tematiche legate alla privacy hanno ricevuto un´attenzione particolare e intensa da parte dei media. Programmi radiofonici e televisivi, quotidiani e periodici hanno dato ampio risalto e spazio alle iniziative del Garante, alle innovazioni legislative, come pure agli aspetti connessi all´applicazione e al rispetto della legge sulla protezione dei dati personali da parte degli stessi organi di informazione, della pubblica amministrazione e del settore privato. Le statistiche elaborate dall´Ufficio sulla presenza delle tematiche relative alla privacy sui mezzi di informazione danno un quadro confortante. Bastano alcune cifre: nel periodo che va dal marzo 1999 al marzo 2000, le pagine dedicate alla privacy dai maggiori quotidiani e periodici nazionali ed esteri sono state oltre 6.000, delle quali oltre 1.300 riguardanti specificamente l´attività del Garante. Le prime pagine sono state più di 200.

A differenza degli scorsi anni (nei quali era dato riscontrare da parte dei media un´attitudine legata al sensazionalismo e alla "notiziabilità" della privacy, piuttosto che alle questioni sostanziali di tutela dei diritti coinvolte nelle decisioni del Garante) la tematica della protezione dei dati ha acquisito caratteri più profondi ed è stata collegata alle dinamiche sociali, economiche e culturali del nostro Paese. Prova ne sia il rinnovato interesse dimostrato dagli organi di informazione alle problematiche legate alla tutela dei diritti dei minori e delle fasce deboli, alla sanità, al mondo del lavoro, alla raccolta dei dati da parte del settore pubblico e privato, all´espandersi dei sistemi di controllo e sorveglianza, ad Internet, all´uso delle nuove tecnologie, alla raccolta indiscriminata di informazioni sulle persone anche a scopo commerciale, alle nuove frontiere della privacy (a cominciare dalla tutela dei dati genetici), ai nuovi diritti di cittadinanza nella società elettronica dell´informazione.

Il ruolo svolto dal mondo dell´informazione riveste, del resto, un´importanza essenziale nella corretta diffusione e conoscenza non solo dell´attività del Garante, ma della stessa "intelligenza" delle tematiche legate alla privacy. La promozione della conoscenza di questa materia, oltre ad essere un compito connesso direttamente all´adempimento di funzioni istituzionali attribuite al Garante dalla legge n. 675 del 1996, rappresenta anche l´obiettivo di una regolazione dei rapporti sociali.

Forse per nessuna delle altre autorità indipendenti come per quella sulla protezione dei dati personali, infatti, si è posta la necessità di svolgere un ruolo di comunicazione così peculiare, teso ad informare i cittadini dei nuovi diritti ad essi riconosciuti e delle modalità per il loro esercizio, ed insieme a promuovere un salto di qualità nella cultura complessiva della società. Obiettivo, questo, che il Garante ha cercato di raggiungere illustrando dettagliatamente i provvedimenti adottati, spiegando, attraverso casi concreti, i contenuti e le innovazioni introdotte dalla legge sulla protezione dei dati personali, nonché sottolineando la portata e le implicazioni di queste norme, aventi anche carattere organizzativo e strutturale, nei diversi ambiti istituzionali e produttivi.

comunicati stampa emanati dal Garante sono stati in numero di 159 nel 1999, e di 24 nei primi mesi del 2000.

Nel corso del 1999, dunque, è stato profuso dall´Autorità un forte impegno nel campo della comunicazione per mettere maggiormente a fuoco la nozione di privacy, intesa nel suo significato di diritto dei cittadini a proteggere le proprie informazioni personali e di trasparenza nella loro gestione, nonché per illustrare le innovazioni che essa ha introdotto nel nostro ordinamento, nelle prassi consolidate di utilizzo dei dati e nei rapporti che intercorrono tra la società civile, da un lato, la pubblica amministrazione ed il settore privato, dall´altro.

Questo è stato possibile anche grazie alla predisposizione di nuovi strumenti di comunicazione attraverso i quali il Garante è stato in grado di offrire un quadro sempre più ampio, puntuale e articolato della sua attività e delle tematiche che coinvolgono direttamente la sfera privata dei cittadini.

La "Newsletter" del Garante per la protezione dei dati personali, realizzata a cura dell´ufficio stampa, viene inviata non solo alle redazioni giornalistiche, ma anche ad associazioni di categoria, a professionisti e pubbliche amministrazioni. Essa, è risultata uno strumento di comunicazione snello e a carattere continuativo, che ha consentito di informare organi di stampa e nuovi media in maniera più ampia, dettagliata e approfondita, utilizzando un linguaggio semplice ed immediato. La "Newsletter" è giunta ormai al suo secondo anno di pubblicazioni (nel 1999 sono usciti 36 numeri; 9 numeri, invece, nei primi mesi del 2000), e la sua periodicità settimanale -meno legata alla tempistica del comunicato stampa emesso su singole questioni e su problemi di urgente risoluzione-ha permesso di fornire in via continuativa un aggiornamento sull´attività del Garante, nonché di offrire uno strumento ulteriore di conoscenza e di approfondimento delle tematiche connesse alla riservatezza dei dati e alla tutela delle persone, nel quadro d´insieme delineato dalla Società dell´Informazione.

Nel corso del 1999 il Garante ha anche curato la realizzazione di un archivio informatico ipertestuale che contiene la documentazione integrale, relativa alla sua attività, alla normativa nazionale ed internazionale di riferimento e alle pubblicazioni fin qui realizzate.

L´archivio digitale, "Cittadini e Società dell´informazione", è stato distribuito su CD-Rom multipiattaforma realizzato in formato Adobe PDF, scelto per la sua flessibilità nel gestire e riprodurre con precisione lunghi documenti di testo rispettandone i caratteri, l´impaginazione, le immagini e gli elementi grafici, in maniera del tutto indipendente dalle applicazioni software e dall´hardware con cui sono stati generati. I contenuti del CD-Rom sono accessibili con semplicità grazie al "lettore" Acrobat Reader il cui programma di installazione, disponibile per i più diffusi sistemi operativi, è accluso all´interno del CD e liberamente distribuibile.

L´accesso alle informazioni è facilitato da un´interfaccia sobria, studiata per consentire di "navigare" attraverso le varie sezioni dell´archivio grazie ai controlli dinamici inseriti nelle pagine sotto forma di icone. I contenuti sono raggruppati in cinque sezioni principali (rispettivamente dedicate alla presentazione dei compiti e dell´organizzazione dell´Ufficio del Garante; raccolta integrale delle fonti normative relative all´attività dell´Autorità; relazioni presentate al Parlamento sull´attività svolta; pubblicazioni curate dal Garante), mentre un´ultima sezione, dedicata ai temi di maggiore interesse, raggruppa per settori e materie tutte le informazioni ed i provvedimenti, relativi ai campi di più frequente intervento da parte del Garante, tratte dalle fonti fin qui citate, semplificandone ulteriormente la ricerca. Un attento lavoro di catalogazione dei documenti consente infine, di effettuare ricerche "full text" grazie agli strumenti messi a disposizione da Acrobat.

Il CD, inviato gratuitamente a chi ne faccia richiesta, ha riscosso notevole successo, dimostrandosi uno strumento di consultazione richiesto ed utilizzato sia da semplici cittadini che vogliono conoscere in maniera diretta l´attività del Garante, sia da quanti, funzionari pubblici, professionisti, imprenditori, intendano tenersi aggiornati sull´applicazione della normativa sulla riservatezza dei dati.

Tra le attività di comunicazione va ricordata, inoltre, anche la pubblicazione, sinora a carattere bi/trimestrale, del bollettino "Cittadini e Società dell´Informazione" che ha raggiunto il numero 10 e raccoglie i provvedimenti del Garante, la normativa emanata in materia, i comunicati stampa e altra documentazione sull´attività dell´Autorità. Nel Bollettino è stato predisposto un indice dei provvedimenti divisi per materia, in modo da agevolarne la consultazione e la ricerca. Utile si è rivelata inoltre la ripubblicazione dei testi normativi aggiornati e coordinati sulla base delle numerose novità intercorse in materia di riservatezza (si veda, ad esempio, il testo della legge n. 675 coordinato e aggiornato con i decreti legislativi di integrazione via via emanati ai sensi della legge delega n. 676 del 1996, pubblicato sul Bollettino n. 9).

Come si vedrà di seguito, l´apertura del sito Internet istituzionale www.garanteprivacy.it, unico sito del Garante, consente già oggi, pur in una configurazione ancora sperimentale, un contatto diretto con i cittadini ed offre un´ulteriore possibilità di diffusione e promozione. Il sito, infatti, è stato studiato per offrire un panorama completo sui provvedimenti e le pubblicazioni del Garante, nonché l´aggiornamento tempestivo sulle decisioni dell´Autorità, sulle modifiche normative, sulla giurisprudenza in materia di privacy, nonché sulle questioni all´ordine del giorno in tema di tutela dei diritti fondamentali.

Allo scopo di avvicinare i cittadini e gli operatori pubblici e privati alle tematiche di maggiore rilevanza messe in campo dalle norme sulla privacy, il Garante nel corso del 1999 è stato poi presente con un proprio stand al "Forum della Pubblica amministrazione" (Roma, 4-8 maggio 1999) e al "ComPa", Salone della comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino (Bologna, 15-17 settembre 1999) dove ha partecipato a sessioni e convegni.

Nell´ambito delle due manifestazioni è stato fra l´altro proiettato un video, realizzato a cura dell´ufficio stampa, che contiene i contributi dei componenti del Garante sui temi della Società dell´Informazione, della pubblica amministrazione, del giornalismo e di Internet. Questo video, oltre a costituire un supporto informativo alla partecipazione del Garante al Forum della P.A. del 1999, manifestazione dove l´Autorità è stata presente con un proprio stand, è stato trasmesso in più di 100 emittenti televisive locali e 200 radiofoniche, oltre ad essere stato reso accessibile via Internet.

Muovendosi in questa direzione, il Garante, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento dell´editoria, ha infine avviato un progetto per una campagna mirata di comunicazione istituzionale diretta alla promozione dei nuovi diritti riconosciuti alle persone dalla legge sulla protezione dei dati personali.