g-docweb-display Portlet

SMS di pubblica utilità. Il Garante indica le regole per il corretto uso - 15 maggio 2003

Stampa Stampa Stampa
PDF Trasforma contenuto in PDF
  Provvedimento  

 


SMS di pubblica utilità. Il Garante indica le regole per il corretto uso


Prescritte dal Garante a fornitori di servizi di telecomunicazioni e amministrazioni pubbliche le condizioni per l’invio degli Sms cosiddetti "istituzionali". Questo tipo di messaggi vengono utilizzati da amministrazioni centrali o locali per campagne informative e di sensibilizzazione (es. giornate dedicate a particolari tematiche) o per diffondere notizie ritenute di pubblica utilità (viabilità, avvenimenti culturali, termini di pagamento di tasse o imposte, validità di documenti, etc.) .

L’intervento ha preso le mosse da numerose segnalazioni di abbonati e da detentori di carte telefoniche ricaricabili che chiedevano di accertare la rispondenza alle norme in materia.degli invii dei messaggi, effettuati da gestori telefonici o di servizi di tlc a valore aggiunto e amministrazioni pubbliche. Gli utenti, infatti, a causa di una proliferazione eccessiva ed indesiderata di Sms "istituzionali" potrebbero sopportare disagi di vario tipo derivanti dalla contestuale attività di più soggetti pubblici, centrali o locali, oppure dai tempi tecnici per l’effettiva ricezione dei messaggi (pervenuti a distanza di tempo in ore notturne) o infine dall’eventuale addebito di una parte dei costi, ad esempio in caso di ricezione all’estero di messaggi.

Alla luce dei primi elementi acquisiti l’Autorità ha distinto due casi a seconda che l’invio sia effettuato da gestori di servizi telefonici su incarico delle pubbliche amministrazioni (utilizzando i dati dei propri abbonati senza trasmetterli all’amministrazione che dispone l’invio) o direttamente dal soggetto pubblico interessato all’invio (che ha raccolto in proprio i dati degli abbonati).


Invio da parte di gestori telefonici per conto di soggetti pubblici
L’utilizzazione dei numeri di telefonia mobile da parte dei gestori telefonici per conto della P.A. non può prescindere dal consenso espresso degli abbonati, prestato in forma specifica e documentato per iscritto per semplici comunicazioni informative (blocco del traffico per smog, pagamento tributi, etc.) o per ulteriori fini di pubblica utilità legati ad eventi culturali, ricorrenze ecc.

Gli operatori telefonici possono inviare Sms istituzionali senza il consenso degli utenti solo in caso di disastri e calamità naturali o altre emergenze di ordine pubblico (inondazioni, terremoti, epidemie etc.) e se l’invio dei messaggi in deroga alla disciplina sulla protezione dei dati può essere legalmente disposto da un soggetto pubblico centrale o locale che adotti un provvedimento d’urgenza per ragioni di ordine pubblico, igiene e sanità pubblica.

Per l’amministrazione pubblica non è però sufficiente emanare un provvedimento d’urgenza. Deve infatti prima valutare: a) che la norma di legge che prevede l’adozione di provvedimenti contingibili e urgenti conferisca anche il potere di derogare alla disciplina legislativa in materia di trattamento dei dati personali; b) che, in presenza di accertati presupposti di pericolosità e urgenza, la situazione di pericolo per la popolazione non possa essere affrontata con strumenti ordinari.

Gli operatori telefonici devono, comunque, informare preventivamente e adeguatamente gli utenti della possibilità di ricevere Sms istituzionali e di poter manifestare il loro consenso anche solo per alcune categorie di notizie (attività culturali, servizi sociali e comunali, attività tributarie). L’interessato deve, inoltre, avere la possibilità di esercitare i propri diritti (accesso ai dati, rettifica, cancellazione) agevolmente e gratuitamente anche in caso di precedente manifestazione del consenso.



Invio diretto da parte dei soggetti pubblici
Nel caso in cui gli Sms istituzionali siano inviati direttamente da un soggetto pubblico ad utenti che abbiano liberamente lasciato i propri recapiti esclusivamente per essere informati sull’esito di una pratica o per ricevere sistematicamente alcuni tipi di messaggi, anche tramite reti civiche, l’amministrazione procede senza consenso all’invio delle comunicazioni strettamente istituzionali. Resta ferma, però, l’obbligo di informare l’utente sulle modalità e gli scopi dell’utilizzo dei dati che lo riguardano.

Va ribadito, inoltre, che l’uso dei dati per l’invio degli Sms deve essere limitato allo scopo per il quale i dati sono stati rilasciati all’amministrazione da parte degli utenti.


Roma, 15 maggio 2003