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Legge di stabilità, precisazioni dell'Ufficio stampa del Garante privacy

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Legge di stabilità, precisazioni dell´Ufficio stampa del Garante privacy

       L´Ufficio stampa del Garante privacy precisa che:

       "Non è vero quanto riportato oggi da alcuni organi di informazione relativamente alle assunzioni che il Garante per la protezione dei dati personali potrà effettuare sulla base di quanto previsto dalla legge di stabilità. Innanzi tutto, non è vero che esse costeranno 2 milioni di euro: infatti non comporteranno alcun onere aggiuntivo, in quanto, come scritto nella legge, riguardano personale che già lavora da anni presso l´Autorità e quindi il loro costo – al pari della loro retribuzione - non varierà dopo l´eventuale (dovranno superare un nuovo concorso) stabilizzazione. Semplicemente, fin dall´istituzione dell´Autorità, era stato previsto che un piccolo contingente di persone che lavora stabilmente al Garante, venisse assunto a tempo determinato invece che a tempo indeterminato. E, poiché il recente decreto sulle stabilizzazioni nella pubblica amministrazione, paradossalmente impediva il rinnovo proprio di questi contratti, il legislatore ha voluto impedire tale palese iniquità, foriera di possibili contenziosi. I due milioni si riferiscono invece alla quota che le altre sei Autorità trasferiscono al Garante per il  finanziamento complessivo della sua attività: per una svista, nel testo iniziale della legge di stabilità, che deve considerare il triennio di riferimento, si era prevista la copertura solamente per il 2014 e per il 2015, ed il Governo ha opportunamente corretto l´errore inserendo anche il 2016.

     Non è vero soprattutto   come qualcuno malignamente vorrebbe fare intendere   che si tratterebbe di assunzioni di sapore clientelare. Come chiaramente evidenziato dalla legge, potranno essere assunte solo persone che abbiano già superato una procedura selettiva pubblica. Per assicurare la presenza delle migliori professionalità e premiare il merito, negli anni il Garante, pur non essendo tenuto a farlo, ha infatti selezionato tali persone con procedure pubbliche, per titoli ed esami. Inoltre, per accedere alla selezione, i candidati dovranno avere maturato almeno tre anni di servizio presso l´Autorità.

      Da ultimo, una notazione ancor più rilevante, il Garante ogni giorno vede accrescere i suoi compiti, dovendosi occupare di  delicatissime questioni che vanno dalle grandi banche dati pubbliche al Datagate, dalle intercettazioni alla tutela dei minori esposti a siti web e mezzi di informazione: per svolgere tali funzioni ha un contingente molto qualificato, ma altrettanto limitato. Ad oggi vi lavorano infatti solo 123 persone. Un numero decisamente inferiore a quello delle corrispondenti autorità dei maggiori paesi europei, con i quali ci dobbiamo confrontare ogni giorno. Il Governo, dopo ripetuti incontri nelle sedi istituzionali, ha riconosciuto la fondatezza delle nostre richieste e ci ha aiutato a mantenere i pochi che già lavorano per noi. Tuttavia da tempo chiediamo che il nostro contingente venga decisamente incrementato, magari anche attingendo –attraverso selezioni pubbliche e trasparenti- al personale già assunto dalle altre amministrazioni pubbliche".

Roma, 3 gennaio 2014

 

Scheda

Doc-Web
2841527
Data
03/01/14

Tipologie

Comunicato stampa