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Rasi: necessario bilanciare sviluppo del credito al consumo e tutela dei diritti della persona - 19 ottobre 2004

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Rasi: necessario bilanciare sviluppo del credito al consumo e tutela dei diritti della persona
In dirittura d´arrivo il codice di deontologia sulle "centrali rischi" private

"Il Codice in materia di protezione dei dati personali fornisce tutti gli elementi per un adeguato bilanciamento di due esigenze: il valore sociale e l´espansione del credito al consumo, e le maturate consapevolezze dei cittadini che intendono veder tutelati i diritti della trasparenza, della sicurezza, della riservatezza, insomma della dignità della persona umana".

Con queste parole il Prof. Gaetano Rasi, componente dell´Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ha aperto il suo intervento al convegno "Novità in tema di disciplina sulle centrali rischi", svoltosi oggi a Milano. Le "centrali rischi" private sono delle grandi banche dati nelle quali confluiscono informazioni relative ai numerosi cittadini che chiedono un prestito personale, un mutuo, una carta di credito e alle quali accedono banche e finanziarie per verificare l´affidabilità e la solvibilità della clientela prima di concedere finanziamenti.

Con l´ampliamento del ricorso al credito e il conseguente sviluppo delle "centrali rischi" private cresce, però, anche la consapevolezza del diritto del cittadino a controllare le informazioni che lo riguardano. Interpretando questa nuova esigenza, il testo unico sulla privacy – ha affermato Rasi – non solo si occupa in diversi articoli delle centrali rischi private, ma prevede la sottoscrizione di un apposito codice deontologico e di buona condotta per questo settore così delicato.

Lo schema del codice deontologico, elaborato in collaborazione con organismi rappresentativi degli operatori del settore e già oggetto di una consultazione pubblica, individua le regole di comportamento per la correttezza dei trattamenti, e non riguarda sistemi informativi di cui sono titolari soggetti pubblici. Esso stabilisce, in particolare, gli scopi per i quali le informazioni raccolte possono essere utilizzate, le modalità di registrazione dei dati, l´informativa agli interessati per assicurare una maggiore trasparenza nei confronti del consumatore, e individua con certezza i termini di conservazione dei dati personali contenuti in banche dati.

Secondo il componente dell´Autorità, pur non esistendo oggi un sistema di misurazione della qualità derivante dal corretto trattamento dei dati, esso "appare tuttavia rilevante in relazione all´importanza che, da un lato, le imprese attribuiscono alle informazioni sulla moralità e puntualità nei pagamenti e, dall´altra, alla preoccupata attenzione che gli acquirenti circa l´esatta fornitura di notizie sul proprio comportamento".

Milano, 19 ottobre 2004