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Padre suicida accusato di violenza sulla figlia. Garante privacy ai media: no a dettagli che ledano riservatezza della minore e dei familiari

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Padre suicida accusato di violenza sulla figlia. Garante privacy ai media: no a dettagli che ledano riservatezza della minore e dei familiari

Con riferimento alle notizie riguardanti il suicidio del padre accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia minore, il Garante per la protezione dei dati personali richiama tutti i media ad astenersi dal riportare informazioni e dettagli che possano condurre alla identificazione della ragazza e ledere la riservatezza e la dignità di tutti i familiari coinvolti nella vicenda.

Il Garante ricorda che, pur nel legittimo diritto di cronaca riguardo a fatti di interesse pubblico, è doveroso che i media si comportino con responsabilità, evitando di pubblicare informazioni che - anche quando provengano da fonti ufficiali - possano rendere, anche indirettamente, riconoscibili le vittime di abusi, danneggiandole ulteriormente.

La divulgazione di tali informazioni risulta ancor più grave se si tiene conto che la vittima è una persona minore di età, alla quale l´ordinamento (Codice privacy, Codice penale, Carta di Treviso, Convenzione dei diritti del fanciullo) riconosce una tutela rafforzata.

Roma, 22 gennaio 2018

Scheda

Doc-Web
7536868
Data
22/01/18

Tipologie

Comunicato stampa